In quest'album del 2010 i Blind Guardian, dopo il calo di
A Twist in the Myth, hanno dato alle stampe uno dei loro migliori lavori, in cui la ritmica della chitarra in
power chord è sempre più protagonista ed i difetti vocali di Hansi Kursch vengono a mancare: la sua voce appare ripulita dai toni striduli degli inizi degli anni '90, e ancora più particolare, specialmente in brani come
"A Voice in the Dark",
"Tanelorm (Into the Void)",
"Wheel of Time" e
"Sacred Worlds", che tre l'altro sono i migliori del disco. Il genere dell'album è riconducibile allo
Speed Metal (dominante soprattutto nella tipica batteria martellante con doppia cassa di Frederik Ehmke), che qui non è inteso nella sua accezione più spiccatamente
Thrash, quanto piuttosto come fusione tra l'
Heavy Metal originario ed il
Power Metal, con alcuni elementi
Thrash,
Epic e
Symphonic Metal, percepibili soprattutto nei
riff di chitarra ritmica molto serrati.
Il disco si presenta abbastanza variegato e sperimentale già dal primo brano, il già citato
"Sacred Worlds", sinfonia in chiave
Metal che mette in risalto l'esaltante ritmica del secondo chitarrista Marcus Siepen e i fraseggi del tastierista Michael Schuren e dell'Orchestra di Praga, "spalla" d'eccezione in questo pezzo. La canzone succesiva,
"Tanelorm (Into the Void)", è sicuramente un altro dei brani migliori: classico brano
Power con contaminazioni
Speed, che sa esaltare il valore della band per la buona tecnica della chitarra solista e l'ottima tecnica di quella ritmica, il tutto unito ad un altro di quegli ottimi ritornelli che rendono la band una delle più famose ed importanti sul versante
Metal per capacità compositive. Sound più "epico", anche lento e con le classiche ritmiche di chitarra in
power chord, per
"Road of No Release". Anche
"Ride Into Obsession" è una canzone che rispecchia abbastanza il consueto stile della band, senza però rendere il disco monotono: è un vero e proprio pezzo
Speed, piuttosto duro ma con delle note ed una musicalità che rende i mordenti della canzone tra gli elementi migliori del lavoro.
"Curse my Name" è una
power-ballad medioevale che colma una vecchia lacuna del gruppo su questo genere di pezzi; in confronto alla pur buona - ma non eccelsa -
"A Past in Future Secret", per esempio, il pezzo si mostra più articolato ed accattivante. Ancora più convincente appare
"Valkyries" ancora un
Power Metal con influenze
Speed, che esibisce, tra le altre cose, anche un buon tocco melodico. In
"Control the Divine" troviamo ritornelli dal sapore melodico a supporto del solito
Power contaminato da uno
Speed abbastanza duro, con cori epici e riproposizione delle stesse strutture del
power chord, ma in un brano corto, compatto, con uno stile ben preciso, coerente e insieme mai ripetitivo.
Con la successiva
"War of the Thrones" viene messa in risalto l'abilità alla tastiera di un componente non ufficile della band, ovvero Michael Schuren, che accompagna i ritornelli melodici, piacevoli e leggermente romantici, in una particolare ed articolata
power ballad dal
sound spensierato supportata da atmosfere medioevali, con pianoforte e piccole parti di orchestra a renderla un altro punto forte del disco.
"A Voice in the Dark" è il singolo dell'album: ritmica eccelsa per questo
Speed Metal epico che nella durezza e in una grande tecnica chitarristica sa dare spazio ad un'infinità di note ed una musicalità che esaltano le mastodontiche doti compositive del gruppo, rendendo questo brano il secondo per qualità dell'intera opera. Infine abbiamo un altro grande brano sinfonico, che però, pur essendo un'altra ottima canzone (stavolta dalle sonorità medioriental-arabeggianti mescolate con ricche, ma non invadenti, trame orchestrali), non rappresenta il
top dell'intero contesto.
Sicuramente un ottimo disco, in definitiva, soprattutto per chi ha apprezzato particolarmente
Imaginations from the Other Side, del 1995, di cui
At the Edge of Time rappresenta quasi un'evoluzione.
Il disco è presente in un formato cofanetto che raccoglie una
cover di John Farnham, versioni alternative di alcuni brani del disco ed un documentario in studio intitolato
A Journey in the Edge of Time.
TRACKLIST1. Sacred Worlds
2. Tanelorm (Into the Void)
3. Road of No Release
4. Ride Into Obsession
5. Curse My Name
6. Valkyries
7. Control the Divine
8. War of the Thrones
9. A Voice in the Dark
10. Wheel of Time
Giudizio personale: Ottimo