Lasciate stare per un attimo il marketing (e la vostra pregiudiziale rockettara): se Confessions on a Dance Floor è stato lo spaccato di Electro-Pop più godibile dalla fine degli '80, ma altro non è che un (bellissimo) remake, allora Lady GaGa ha avuto il merito di tirare fuori del nuovo da quell'ambito. Ed è, appunto, un merito.
Poi, se mi dite che quella musica è totalmente avulsa dal concetto di virtuosismo, che odiate le paillettes e i lustrini, che schifate il concetto di musica - o più in generale di spettacolo - Pop (nell'accezione originaria di "comprensibile al volgo"), allora possiamo discutere ore senza approdare a molto, perché giudichiamo un intero genere (che può piacere oppure no). Ma, per gli altri, come la mettiamo con la dea Ciccone, che ha fatto da apripista in quel mondo, con Rettore, la quale faceva i balletti di gruppo dementi, e con Grace Jones, che faceva la panterona sadomaso?
Fermo restando che, con Bowie, Lady GaGa al massimo può condividere il truccatore...