Bah, qui si tratta di gusti. Ormai lo sapete, detesto profondamente il Death, il Black, e tutto ciò che fa ricorso alla rottura dei timpani per fare scena. Almeno, io preferisco scioccarmi per la bravura dei musicisti (quelli "formaggini" e "da classifica" come Van Halen...) e/o per le emozioni che mi danno, piuttosto che per quanto sono "spinti" (e, per quanto ho avuto modo di ascoltare, totalmente vuoti, anche se questo oggi si chiama "crudeltà"...). Se questo mi taglia fuori dal futuro, mi accontenterò di ascoltarmi volentieri i Deep Purple per il resto della mia triste vita demodè (NON me ne frega nulla di essere etichettato per forza come metallaro o cos'altro)... Ma sono pareri personali, mi rendo conto.
Potrei anche dirvi che per me, in pratica, il rock propriamente detto (in tutte le sue forme) è finito nei primi anni '90, ma qualcuno mi risponderà di no, che esagero, e che oggi siamo pieni di "ottimi" gruppi stile Morbid Angel... E qui alzo le mani.
Preferisco correre il rischio che qualche "checca" si accorga dell'esistenza degli Steeler (perchè poi dovrei rattristarmene?) piuttosto che dovermi rifugiare necessariamente nell'"estremo a tutti i costi" (fra l'altro all'epoca anche Elvis era "estremo", ma con tutt'altro genere di statura musicale). Il che, d'altra parte, non credo avverrebbe comunque, dati i gusti attuali.
@il corvo: ecco perchè non mi piacciono i Metallica...
Quanto alle cantine, ero metaforico, era un modo per dire che oggi molti fanno musica senza sentirla dentro, senza metterci sentimento (prima ancora che studio), se non hanno la sala prenotata col cavolo che prendono in mano la chitarra (e pensare che un tempo si insonorizzavano da soli i ripostigli con le scatole delle uova...), cambiano gruppo in continuazione (tanto non esiste rapporto d'amicizia tra i membri), infatti prima li senti suonare Ska (magari sono pure discreti esecutori, anche se non hanno sufficiente inventiva per produrre roba propria) e poi li vedi ad Amici che cantano Amedeo Minghi... Se sentissero dentro quello che fanno, oltre che studiare (e per carità, gliene si da anche atto), gli verrebbero i conati al solo sentire nominare la De Filippi, altro che i soldi e Amici (a calci in bocca, come direbbe il mitico Pino!

)... Si tratta degli aspetti collaterali alla musica in sè e per sè, quelli che ti fanno essere Black Sabbath e non Meshuggah (con tutto il rispetto).
Quanto al costo delle apparecchiature, si ricollega a quanto già detto: il metal di oggi non mi piace, se suonassi con continuità non lo eseguirei mai, quindi mi darei alle "cose trite e ritrite", che invece mi fanno impazzire. E per quelle serve, per fortuna, solo tanta bravura... Se poi c'è anche l'attrezzatura, meglio, ma non è condizione necessaria e sufficiente.