ecco qua allora
LA LEGGE DI FARADAY – I PICK-UP DI UNA CHITARRA ELETTRICALa chitarra è fornita di corde metalliche. Queste possono essere di acciaio vero e proprio, ma spesso si utilizzano altri metalli con risposta magnetica come Monel, acciaio inossidabile, lega di nichel o nylon impregnato di polvere di ferro, ed altre leghe.
Un pickup è un trasduttore elettromagnetico. Trasforma quindi l'oscillazione di una corda di materiale più o meno ferroso in un segnale elettrico. Per fare ciò sfruttiamo un principio fisico detto "induzione elettromagnetica". Supponiamo di avere uno spezzone di filo di materiale conduttore e di immergerlo in un campo magnetico fisso. Se applicassimo un voltometro ci accorgeremmo che ai suoi capi non c'è tensione. Suppuniamo ora di variare nel tempo l'intensità del campo magnetico. Scopriremmo che si forma una forza elettromotrice indotta ai capi del filo. La corrente cosi creata sarebbe però molto debole. Per aumentare l'intensità della corrente, si avvolge il filo a spirale, come per fabbricare una molla. La tensione che misureremo ai capi sarà proporzionale al numero di spire.
Ogni corda, dal momento in cui comincia a vibrare, crea nodi ed antinodi grazie alla sua oscillazione. I nodi sono i punti di incontro delle creste dell'onda, gli antinodi sono i punti di massimo e di minimo dell'onda.
Andiamo a vedere come la creazione dei nodi e degli antinodi possa influenzare la ricezione della vibrazione da parte dei pick-up.
Va detto che un pick-up rileva la vibrazione della corda solamente quando essa sta vibrando vicino ad esso. Quando quindi il nodo si troverà sopra il pick-up, esso non riceverà alcun segnale, quando invece sarà l'antinodo a trovarsi sopra esso, riceverà del segnale.
Per fare riferimento all'immagine, possiamo vedere che, durante la seconda fase, non arriva segnale al pick-up, mentre nella terza si.

Quando invece abbiamo 2 pick-up montati sul body della chitarra, notiamo un aspetto differente. Per la settima armonica, noi vediamo che il pick up a destra è su un antinodo e sta prendendo quindi molto segnale, mentre il pick-up a sinistra ha un nodo e quindi sta perdendo segnale. Questa armonica giunge all'amplificatore molto forte. Quando abbiamo più pick-up, possiamo scegliere quale usare attraverso un selettore posto in un qualsiasi punto della chitarra. Esso, chiamato switch, permette di selezionare quale pick-up debba ricevere segnale e quale no. È permessa anche la combinazione dei 2 pick up; in questo caso avremmo un pick-up che, a seconda della combinazione tra nodi ed antinodi, riceverà o perderà segnale.
POSIZIONAMENTO E VARIETA' DEI PICK-UPI pick-up vengono posizionati nella parte del body della chitarra, nella parte tra il manico e il ponte. ica libera ). Essi possono essere 1,2 o 3 a seconda delle variazioni di suono che vogliamo ottenere.
La maggior parte delle chitarre elettriche, di qualsiasi costruzione ha controlli di volume, di tono e di altro genere montati sulla parte frontale, e normalmente sulla parte inferiore della chitarra, una presa per il jack con cui collegare l'amplificatore.
La regolazione del Pickup viene eseguita alzando o abbassando l’intero magnete, oppure i singoli poli (dipende dal modello), rispetto alle corde della chitarra. Le corde grosse vibrano più di quelle sottili, quindi il pick-up dovrebbe essere più vicino alle corde sottili che a quelle grosse per avere un volume bilanciato.
Abbiamo tre tipi di pick-up esistenti: quelli a magnete singolo, quelli con singoli poli, chiamati comunemente single-coil, e quelli con 2 magneti a poli singoli, chiamati humbuckers.
- Il pick-up a magnete singolo ha la semplice caratteristica che non riceve il segnale corda per corda e non è possibile quindi regolarlo per ottenere una resa migliore;
- Il single-coil è il pick-up a magnete più semplice. Esso è formato da 6 magneti, ognuno in corrispondenza ad una corda, avvolti da filo di rame comune; a differenza di quello a magnete singolo, qui possiamo modificare l'altezza dei magneti per ottenere un miglior bilanciamento del suono.
- L'humbucker è un pick-up particolare; esso infatti permette di avere un suono più cupo e "potente" rispetto al single-coil che invece da un suono cristallino e chiaro. La loro caratteristica è che sono a 2 bobine e quindi riceveranno un segnale di suono maggiore.
I DUE ESPERIMENTI E LA LEGGE DI INDUZIONE DI FARADAY Gli esperimenti di Faraday furono eseguiti per la prima volta nel 1821 dal fisico e chimico britannico Michael Faraday e stabilì che una variazione di campo magnetico in determinate condizioni, genera una corrente.
Primo esperimento: Abbiamo una spira collegata ad un amperometro. Se avviciniamo un magnete verso la spira, si genera una corrente nel circuito. Se facciamo smettere il movimento del magnete, la corrente cessa. Aumentando o diminuendo la velocità di spostamento del magnete, notiamo che aumenta o diminuisce in proporzione anche la corrente generata.
La corrente che si genera nella spira è detta corrente indotta e il lavoro prodotto per farla passare attraverso la spira è chiamato f.e.m indotta ( forza elettro motrice indotta ).
Secondo esperimento: Abbiamo due spire: una collegata ad un amperometro, l'altra ad un circuito elettrico; esse sono vicine. Se chiudiamo il circuito, permettendo alla batteria di produrre corrente, l'ago dell'amperometro collegato alla spira opposta si muoverà, indicando una presenza di corrente nelle spire. Solo quando la corrente nella spira aumenta o diminuisce genera una corrente indotta e quindi una fem indotta. Se il circuito è aperto invece, non verrà prodotta alcuna corrente.
Faraday capì che la corrente e la fem vengono indotte solo quando varia la quantità di campo magnetico che attraversa la spira, quando abbiamo quindi una differenza di flusso attraverso la superficie della spira.
Al variare quindi del numero di linee di forza che attraversano la spira, e al variare della velocità con la quale spostiamo un determinato magnete, si genera la corrente indotta con un diverso valore a seconda delle situazioni in cui ci troviamo.
L'equazione che ci permette di calcolare questa f.e.m. Indotta sarà quindi legata alla variazione del flusso del campo magnetico che attraversa la spira in un determinato intervallo di tempo.
FEM = - d(Flusso di B) / d(t) Con
Flusso di B = B*s