Bad D.N.A.
Artista | Marty Friedman | |
Tipo album | Studio | |
Genere | Neoclassical metal Instrumental rock Speed metal Progressive rock Musica elettronica Japanese rock | |
Pubblicazione | 25 Agosto 2010 | |
Tracce | 11 | |
Durata | 42:48 | |
Etichetta | Avex | |
Produttore | Marty Friedman, Steve Hardy e Shinnosuke Miyazawa | |
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Bad D.N.A. è il nono album da solista del chitarrista Marty Friedman rilasciato il 25 Agosto 2010. L'album è completamente strumentale.
L'album
Da sempre Marty Friedman si è differenziato da Yngwie Malmsteen poichè nonostante entrambi suonino il neoclassical metal, in molti brani Malmsteen ha scelto di improvvisare registrando brani come "Far Beyond the Sun" che non prediligono la ritmica e che non sempre hanno una struttura ben precisa. Invece Marty Friedman grazie alle sue eclettiche esperienze nel campo della musica elettronica, giapponese, nel thrash metal e nell'heavy metal tradizionale ha saputo prendere le ritmiche dai generi più duri rendendo le parti solistiche molto virtuose. In questo caso nonostante Malmsteen abbia richiami costanti alla musica classica barocca, Marty Friedman comunque può essere considerato più fedele al neoclassical metal di quanto sembri, grazie ai suoi virtuosismi, pur essendo molto sperimentale. In Bad D.N.A. già dal primo brano: "Specimen", che alterna una batteria elettronica e standard batteristici programmati che richiamano al mondo giapponese a ritmiche e riarriangiamenti continui seguiti prima da assoli e poi da pause del ritornello del brano che persiste in tutto il brano avendo quindi una composizione molto ben strutturata e di ottima fattura. Il secondo brano:"Bad D.N.A." è la titletrack, singolo e probabilmente miglior brano del disco dalla quale è stato tratto persino un video.L'intro in batteria elettronica e le eccelse, ripetitive, rumorose, ma allo stesso tempo articolate parti ritmiche in stile hard rock-thrash metal dominano la prima parte del brano per poi lasciar perdere gli accordi e le armonizzazioni al momento del ritornello eseguito con ottima dote compositiva e privilegiando veloci acuti che poi vengono riproposti nell'assolo che segue il ritornello.Nella seconda ed ultima parte le ritmiche sembrano voler incitare e spronare la fine del brano, lasciando il tutto di nuovo al ritornello che sarà seguito invece che da un assolo, da un riarrangiamento del ritornello stesso che solo verso la fine si trasformerà in una sorta di assolo, rendendo il brano un capolavoro, che tra l'altro si saprà addire molto bene con il video musicale già citato."Weapons of Ecstasy", si presenta come un brano che predilige nuovamente le intro elettroniche a volte senza ritmo che risentono della musica giapponese, nel brano c'è un misto di ritmica e parti solistiche che ripetono spesso il tema della traccia, essendo però meno strutturata di Bad D.N.A.,ma proponendo comunque un ottimo brano, che a volte ha anche contaminazioni da musica elettronica che si usa solitamente nei videogiochi giapponesi o nei film degli anni'70-'80, prediligendo anche scale diverse dagli standard, infatti alcuni brani di questo disco si addicono molto bene alla scala araba. "Hatejoke" invece sembra aver preso i difetti degli altri brani proponendo un motivo troppo semplice, che però non viene reso in maniera buona, essendo anche troppo rumoroso e questa volta non avendo un'ottima struttura.Nonostante ciò si tratta di un brano più che discreto."Glorious Accident" ripercorre questa volta anche con ritmi di batteria destinati alla musica dance, un ritornello allegro, spensierato, ma anche tecnico che la rende un'ottima canzone grazie a buoni mordenti ritmici e ottime armonizzazioni rumorose.La canzone ha uno stile che richiama alcune tipologie di atmosfere con una matrice di parti musicali che ricordano la tecnologia, già sentite in "Weapons of Ecstasy", però in una versione più rumorosa, infatti il brano cambierà spesso parti ritmiche, avendo nel bel mezzo della canzone leggere parti nu metal-industrial rock in contrapposizione con l'hard rock e con i virtuosismi, che enfatizzeranno la sperimentazione di Marty Friedman."Random Star" sembra rafforzare le atmosfere tecnologiche del disco ospitando nell'intro della canzone accordi puliti ed acustici e chitarre acustiche, leggermente distorte con suoni alternativi, per poi continuare con lenti arpeggi supportati da un accompagnamento di violini simulati con la tastiera con un susseguirsi d itecniche chitarristiche sempre diverse, tra cui il trmulo fino a sfoggiare nella potenza delle ritmiche del thrash metal, che supporteranno Marty Friedman mentre sfoggia un assolo con scale difficili con una matrice orientale e rendendo particolare e sperimentale, tralasciando la batteria, ma rendendo comunque ottimo il brano grazie anche a parti di sintetizzatori e di tastiere elettroniche."Picture" è la settima traccia e proprio come nei dischi di Steve Vai, la settima traccia è quella lenta e "Picture" non è altro che un riarrangiamento commovente, melodico in stile blues-rock ma allo stesso tempo allegro di "Bad D.N.A.", supportato in parte anche da parti in tastiera, da mordenti pop rock in stile Pooh e in alcuni parti da ritmi bandistici e festosi, che rendono il brano un infuso di tecnica, composizione ed emozione."Battle Scars", proprio come suggerisce il titolo sembra uscita da un videogioco di Dragon Ball Z e dal compositore di videogiochi Kenji Yamamoto che si occupa di Dragon Ball.Le somiglianze sono specialmente nell'intro:ritornello rock supportato da ritmi di musica dance che poi sfoggiano da una parte in accordi e arpeggi in stile musica latino-americana o flamenco, poi in ritmiche thrash metal e virtuosismi neoclassici che si potrebbero addire bene anche a mordenti progressive."School Spirit Delinquent" comincia con una allegra e rumorosa ritmica hard rock per poi sfoggiare in un mordente virtuoso che assieme ai sintetizzatori ed a battiti di mani simulati ed a ritmi di batteria beat ricorda gli anni'80 ed in parte la musica dei videogiochi con un ottimo ritornello con la solita ottima dote compositiva che sembra incarnare il titolo della canzone, infatti il brano sembra una colonna sonora di film con scorribande giovanili.Al termine della canzone è presente un veloce assolo.La capacità di imprimere nella musica ciò che potrebbe significare il titolo della canzone riuscendo ad ispirare uno scrittore a poter scrivere un testo sui brani strumentali di Marty Friedman che riescono a trasmettere sensazioni e messaggi nel loro essere virtuosi e strumentali è una grande capacità. "Exorcism Parade" comincia con una lenta, triste e soffusa intro acustica, ma poi esplode in ritmiche thrash metal, riemi di musica dance, ritornello che punta molto sugli acuti, assolo, virtuosismi vari e di nuovo le atmosfere particolari a tratti giapponesi, melodiche e pop in stile metal virtuoso già sentite nelle altre canzoni."Time to Say Goodbye" è una bellissima cover di "Con te Partirò" di Andrea Boccelli con mordenti emozionanti e ritmi elettronici e dance che supportano ed esaltano i virtuosismi di Marty Friedman che suona quella che forse è la migliore cover della storia sul brano operistico-lirico ed in parte pop di Boccelli. Brani con una matrice pop che serve a regalare emozioni all'ascoltatore sono interpretati in una versione più difficile, riarrangiata in scale difficili e soprattutto metal che sembrano appagare il chitarrista ceh pur essendo eclettico e non avendo uno stile ben preciso, può fare uso di tutti gli elementi musicali che ama, rendendo particolarissimi e mai pacchiani i propri brani.
Tracklist
- "Specimen"
- "Bad D.N.A."
- "Weapons of Ecstacy"
- "Hatejoke"
- "Glorious Accident"
- "Random Star"
- "Picture"
- "Battle Scars"
- "School Spirit Delinquent"
- "Exorcism Parade"
- "Time To Say Goodbye" (bonus track dell'edizione giapponese)
Formazione
- Marty Friedman- chitarra elettrica, chitarra ritmica, chitarra solista, chitarra acustica, sintetizzatori, tastiere, compositore, arrangiatore.
- Chris Catero- basso
- Jeremy Colson-batteria