Black Clouds & Silver Linings
Artista | Dream Theater | |
Tipo album | Studio | |
Genere | Progressive metal Progressive rock Symphonic metal | |
Pubblicazione | 2009 | |
Tracce | 6 | |
Durata | 75 min : 22 sec | |
Etichetta | Roadrunner | |
Produttore | John Petrucci, Mike Portnoy | |
Album precedente | {{{album precedente}}} | |
Album successivo | {{{album successivo}}} |
Black Clouds & Silver Linings è il decimo album in studio dei Dream Theater, considerato tra i loro lavori migliori e più fedeli al loro stile, che però hanno modernizzato e non reso quindi monotono il progressive metal pur rimanendo nei propri standard.
Tracce e stile
Stile
Lo stile dell'album è un progressive metal con parti da un lato orecchiabili, dall'altro progressive rock, leggermente sinfoniche, melodiche o addirittura virtuose ed atmosferiche, proponendo solo sei canzoni, ma molto lunghe e con una grande variegatezza e discreta abilità compositiva. Il titolo del disco proviene da un proverbio inglese che dice di trovare il meglio anche nelle situazioni più critiche (Black Clouds) per trovare la salvezza (Silver Linings). Infatti nel disco si parla di episodi strani e tristi accaduti ai membri della band, che però non hanno rinunciato a introdurre nei loro testi parti filosofiche che vedono le proprie esperienze a 360 gradi.
Tracce
"A Nightmare to Remember" parla di un incidente d'auto subito da un membro della band, è una canzone con atmosfere critiche e tastiere inquietanti che richiamano ai Dimmu Borgir, senza avere però una minima caratteristica black metal.Tuttavia questa canzone ha un difetto ceh perseguiterà anche le altre e che si sentiva forse già dai tempi del terzo disco, Awake, ovvero non avere grande dote compositiva nella parte melodica del canto che sia in questa canzone, che nella seguente "A Rite of Passage" e in "The Count of Tuscany", perseguiterà il disco.Dopo quest'ottima canzone si giunge ad uno dei due singoli, ovvero "A Rite of Passage", che all'inizio con un arpeggio ed un eccelso riffi niziale di chitarra sembra la nuova "Pull me Under", riprendendone alcune caratteristiche riproposte in modo più moderno, tecnico, duro, veloce, ma anche leggermente commerciale, tuttavia il difetto già citato perseguita la prima parte della canzone che però si rifà nel ritornello e nello splendido, tecnico e velocissimo assolo ricco di virtuosismi da parte del chitarrista John Petrucci che è indubbiamente il maggior interprete della canzone. L'argomento della canzone si discosta dagli altri in quanto riguarda la massoneria e le società segrete. "Wither", il secondo singolo è più orecchiabile, tendente al progressive rock che però non cerca vene commerciali, in quanto a discreti tecnicismi e ottimi arrangiamenti sinfonici.In questa canzone John Petrucci parla del blocco dello scrittore. "The Shattered Fortress" a volte viene criticata in quanto prende troppo da alcuni vecchi brani, contenendone anche alcune citazioni, ma ciò è voluto dalla band, in quanto The Shattered Fortress è un altro capitolo della Suite dei 12 passi di Mike Portnoy incentrata sul tema dell'alcolismo e riprende molto dal passato anche in tema stilistico, privilegiando parti progressive metal fedelissime al genere.In questa canzone il difetto principale del disco per fortuna viene meno. "The Best of Times" è dedicata al padre di Mike Portnoy, morto di cancro durante la stesura del disco.Il brano è emozionante e presenta violini, orchestrazioni e parti molto complesse di tastiera da parte del tastierista Jordan Rudess, senza tralasciare parti ritmiche e tecnicismi di chitarra.Anche in questa canzone la composizione delle parti melodiche è ottima come quella delle parti armoniche, facendo di nuovo venir meno il difetto principale del disco, che però lo porterà comunque ad essere un album eccellente. Infine il brano più bello e forse il migliore di tutta la carriera dei Dream Theater, "The Count of Tuscany". Nonostante questo brano abbia il difetto del disco, non avendo linee melodiche molto complesse, persino nel ritornello che non si adatta bene tra l'altro alle parole, comunque sa essere emozionante e ricca di tecnicismi ariosi, felici e nella parte finale di atmosfere complesse e di parti più melodiche che fanno assomigliare James LaBrie a Robbie Williams. Un brano lungo quasi 19 minuti contro gli altri di una media di 10 escludendo "Wither" che dura 5 minuti è considerato un capolavoro ed è arrangiato benissimo, solo le parti vocali non sono ottime, ma comunque buone. Il brano parla di un'esperienza che ha visto il chitarrista John Petrucci rimanere intrappolato in un castello della Toscana dopo aver conosciuto un conte. Tuttavia le canzoni e specialmente quest'ultima, vedono nel sound delle parti molto più allegre e felici che quindi confermano il proverbio inglese che dice che tra nuvole nere(Black Clouds), quindi tra problemi ci sono sempre scale d'argento(Silver Linings), pronte a restituire la serenità.
Tracklist
- "A Nightmare to Remember"
- "A Rite of Passage"
- "Wither"
- "The Shattered Fortress"
- "The Best of Times"
- "The Count of Tuscany"
Sono presenti anche altri due cd che contengono le versioni strumentali dei brani e le 6 seguenti cover:
- "RAINBOW-Stargazers"
- "QUEEN-Tenement Funster/Flick of the Wrist/Lily of the Valley"
- "DIXIE DREGS-Odyssey"
- "ZEBRA-Take Your Fingers From My Hair"
- "KING CRIMSON-Larks' Tongues in Aspic, Part Two"
- "IRON MAIDEN-To Tame A Land