Freddie Mercury
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Freddie Mercury a Francoforte nel 1984 | ||
Nazionalità | ![]() ![]() | |
Genere | Glam Rock Pop Rock Opera Rock Hard Rock Heavy Metal | |
Periodo attività | 1969 - 1991 | |
Discografia | 3 | |
Studio | 0 | |
Live | 0 | |
Raccolte | 1 | |
Sito web | queenonline.com/fmercury.html |
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Al secolo Farrokh Bulsara, nasce a Stone Town, Zanzibar, il 5 settembre 1946.[1] Cantante, compositore e musicista, celebre per la sua bellissima e carismatica voce, conosce il successo come vocalist dei britannici Queen.
Sul palco Mercury rivela una ricercata gestualità drammatica e una incredibile capacità di cogliere l'attenzione di migliaia di spettatori con un solo gesto. Tutti i concerti dei Queen (se ne conteranno più di settecento) furono infatti assolutamente spettacolari ed indimenticabili, proprio grazie alle doti sceniche di Freddie.
Sempre molto coraggioso nel vivere al sua identità, dichiarò più volte e senza imbarazzi la sua omosessualità. Malato di AIDS da tempo, muore a Londra il 24 novembre 1991 per una broncopolmonite[2].
Viene ricordato come una delle più grandi leggende del rock, seguito da Elvis Presley e Jimi Hendrix.
Indice
Biografia
Infanzia e inizi della carriera
Nato il 5 settembre 1946 a Stone Town, Zanzibar, conduce un’infanzia felice in cui già inizia a rivelare il suo spiccato gusto per la musica, specialmente quella pop. Figlio di un politico inglese sempre in viaggio per lavoro, si trasferisce in India a 8 anni, precisamente a Panchgani, per ricevere una migliore educazione. Inizia la sua carriera musicale all’interno della scuola, prendendo parte al gruppo degli Hectics, formato da due compagni di scuola, come pianista. Bocciato alla decima classe di Panchgani e tornato a Zanzibar, è costretto a trasferirsi in Inghilterra, stavolta con la famiglia, per la guerra civile. Qui Freddie, dopo due intensi anni da operaio, decide di iscriversi a un istituto tecnico grafico, dove si diploma col massimo dei voti.
Si iscrive quindi alla scuola d’arte di Ealing, sempre a Londra, dove prima si unisce ai gruppi “Ibex” e “Wreckage”, e in seguito, dopo l’abbandono di Tim Staffell, diventa cantante e pianista degli “Smile”, di cui fanno parte Brian May e Roger Taylor, anche loro studenti a Ealing, rispettivamente futuri chitarrista e batterista dei Queen. Una volta “assoldato” il bassista John Deacon, gli Smile cambiano il proprio nome per volontà su suggerimento di Freddie in “Queen”, termine che nel gergo popolare britannico indica sia il potere della regina, che le prostitute. È il 1971. Freddie inizia subito a comporre nuovi pezzi per i Queen, fra i quali “My Fairy King”, e proprio per il testo di questa canzone decide di cambiare il proprio nome da Freddie Bulsara a Freddie Mercury.
La carriera solista
La carriera solista di Freddie Mercury inizia nel 1984, quando inizia a comporre pezzi non eseguibili con i Queen. Pubblica il suo primo album solista nel 1985, intitolato “Mr. Bad Guy”. Le critiche dell’album sono buone ma il disco non vende abbastanza per eguagliare lo standard dei Queen. Il miglior piazzamento dell’album è il sesto posto, raggiunto in Inghilterra. Il secondo album è frutto di una collaborazione inedita con la soprano spagnola Monserrat Caballè, con cui registra l’album “Barcelona”, la cui omonima canzone farà da colonna sonora alle Olimpiadi spagnole del 1992. L’album è pubblicato nell’88 e riscuote un discreto successo, soprattutto negli Stati Uniti.
Ultimi mesi di vita
Nel 1991, quasi cinque anni dopo la scoperta della sua sieropositività, la malattia peggiora esponenzialmente. Ormai stremato, scrive gli ultimi pezzi, li registra e in più lascia al mondo una grande quantità di tracce vocali che poi verranno riutilizzate, come nel caso di "Too Much Love Will Kill You", dell’album "Made in Heaven". A novembre, quando la sua vita è quasi giunta al capolinea, dà l’ultimo definitivo saluto ai fan pronunciando la frase "I Still Love You", alla fine del video "These Are The Days of Our Lives". Inoltre lascia le canzoni "The Show Must Go On" e "Heaven for Everyone", come "testamenti musicali". Il 22 novembre, quando è ormai in agonia, convoca il manager e gli altri membri dei Queen per scrivere un comunicato di saluto. Il giorno seguente dichiara pubblicamente di avere l'aids tramite un comunicato e attraverso lo stesso saluta i suoi fan.
{{#if: |Il 24 novembre 1991, Freddie muore fra le braccia del compagno Jim Hutton e degli amici. Il giorno successivo si celebrano i funerali secondo la religione zoroastriana e il suo corpo viene cremato.
L'eredità di Freddie Mercury
Ufficialmente le sue ceneri sono custodite dalla famiglia, ma alcune voci le vogliono sparse nelle acque del lago di Ginevra, sulle rive del quale è conservata oggi la sua statua. Lascia parte dei suoi averi materiale alla ricerca contro l’aids, mentre la sua eredità musicale è stata raccolta da moltissimi artisti che confermano pubblicamente di avere come influenze il suo stile.
Nell’aprile 1992 i restanti membri dei Queen organizzano un concerto di beneficienza in onore dell’amico scomparso: alla manifestazione partecipano tutte le più grandi rockstar del momento: David Bowie, Robert Plant, Guns n’ Roses, Elton John (fra l’altro grande amico di Freddie), Metallica, Black Sabbath, Gary Cherone, Zucchero, Lisa Minelli e moltissimi altri.
Inoltre escono, nel 1992, nel 1999 e nel 2006, tre album solisti postumi contenenti i suoi più grandi successi. Nel 2006, per commemorare il quindicesimo anniversario dalla sua scomparsa, in allegato con l’album “Lover of Life, Singer of Songs”, viene venduta una video biografia “ufficiale” del cantante, intitolata “The Untold Story”.
Discografia
- 1985 - Mr. Bad Guy
- 1988 - Barcelona
- 1992 - The Freddie Mercury Album
- 1993 - Remixes
- 2000 - Freddie Mercury Solo Collection
- 2006 - Lover of Life, Singer of Songs - The Very Best of Freddie Mercury Solo
Note