Iron Maiden

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Iron Maiden
Gli Iron Maiden all'Air Canada Centre di Toronto (2006).
Gli Iron Maiden all'Air Canada Centre di Toronto (2006).
Nazionalità Inghilterra
Bandiera Inglese
Genere Heavy metal[1][2][3]
NWOBHM[1][2][4]
Periodo attività 1975 - in attività
Discografia 24
Studio 14
Live 3
Raccolte 7
Sito web ironmaiden.com

Gli Iron Maiden furono uno dei gruppi fondamentali della rinascita dell'heavy metal dopo l'esplosione del punk rock, portabandiera della "new wave" dell'heavy metal britannico.

Biografia

Gli Iron Maiden vennero fondati dal bassista Steve Harris durante la metà degli anni '70.Lungo il cammino, nonostante numerosi cambi di schieramenti, l'essenza del "sound Maiden", la voce tonante del basso, le chitarre fotoelettriche, i tamburi come pistole che crepitano, le voci come il ruggito del leone, è rimasta per fortuna invariata. Il loro secondo album "Killers" uscito nel 1981, ha visto per la prima volta la band suonare in America, Canada e Giappone. L' album conquistò lo status di "band gold album" in tutto il mondo ma alla fine del tour il cantante Paul Di'Anno lasciò la band annunciando l'arrivo di Bruce Dickinson.

Il 1982 fu un anno che superò tutte le aspettative per il nuovo schieramento. Dopo un paio di show di riscaldamento con Bruce, la band entrò nel record con il leggendario album "The Number Of The Beast". Questo risultato allontanò tutte le rivalità per entrare nella UK CHART al primo posto mentre il classico pezzo dei Maiden "Run To The Hills", entrò per la prima volta al primo posto nella UK SINGLE TOP 10. Questo successo si rispecchiò in l'Europa e anche nelle classifiche in America. I faticosi 180 impegni, 8 mesi "Beast On The Road Tour" furono fondamentali per la band che eseguì degli shows in Australia e in Nuova Zelanda e successivamente si ritrovò davanti al primo "sold out" show negli Stati Uniti al New York Palladium anticipando cose prodigiose per il futuro Ancora una volta ci fu un incidente per la band con Clive Burr, il batterista, che andò via lasciando il posto a Nicko McBrain.

Immediatamente la band cominciò a lavorare su "Piece of Mind" che registrarono a Nassau nelle Bahamas. L' album entrò nelle classifiche in UK al terzo posto, quando la band iniziò il loro "World Piece Tour" in UK. Come prima, non bisognava perdere il passo e i Maiden si ritrovarono a suonare per grandissime audience facendo il tutto esaurito in ogni luogo e raccogliendo più slancio in America con il loro primo, di molti , tour intitolato "Full Scale Arena". "Powerslave" fu inciso a Nassau nel 1985. Lo "Slavery Tour" fu concepito per dare ai fans un massiccio show sul palco di luci e riproduzioni di Eddie, la mascot e icona enormemente popolare della band, ora trasformata da un piccolo mostro che cammina a un mostro meccanico alto più di 20 piedi. Il "groundbreaking" tour iniziò dietro le "Iron Curtain" in Polonia, e fu la prima volta che una grande band utilizzò una intera produzione western appunto dietro le "Iron Curtain". Poi durante la terza settimana del tour, fu pubblicato l'album stesso, che arrivò dritto al numero 2 della classifica degli Album in UK.

La band si ritrovò ad avere buona fortuna con la vendita dei dischi in ogni parte, suonando al "Rock in Rio Festival" per più di 200.000 fans, facendo il tutto esaurito nella Radio City Hall a New York per cinque notti di fila (un malanno precluse le notti dall'essere sette) e per la prima volta il tutto esaurito per quattro notti consecutive al Long Beach Arena (capacità 13.000). Questo successo al Long Beach fu confermato dalla band con la successiva pubblicazione "Live After Death", il primo doppio live album e video dei Maiden dallo stesso nome. Il live album si classificò al numero 2 e il video arrivò al numero 1 nelle classifiche video e vi rimase per molto tempo. Queste pubblicazioni sono ancora considerate da molti come uno dei migliori live albums/video di tutti i tempi. "Somewere In Time" fu pubblicato nel Settembre del 1986, questa volta registrato tra Nassau e Munich. Questo album ha segnato un leggero cambiamento nel loro stile con l' inclusione, per la prima volta, dei keyboards ma in nessun modo sbiadì il classico stile Maiden. Il primo singolo dell'album "Wasted Years" pubblicato, ottenne la UK TOP 20 e fu un pezzo scritto sulla durezza dei loro precedenti tour. L' album continuò ad essere d' oro e di platino praticamente negli stati più grandi. Il live show fu uno spettacolo abbagliante. Le luci alte raffiguranti Eddie, un fondo scenico esagerato reffigurante un cyborg, come nell'illustrazione della copertina, il quale sollevava la band sul palco con le sue due mani e posizionava Nicko e la batteria verso il cielo all' altezza della sua testa. "Somewhere On Tour" partì ancora nell' Europa dell' Est e incluse sei notti tutto esaurito all' Hammersmith Odeon ancora una volta dopo aver trascorso la primavera del 1987 nel tour attraverso l' America e finito in Giappone circa otto mesi dopo.

Nel 1988 uscì "Seventh Son Of A Seventh Son", il primo e unico "concept album" dei Maiden. Questa non era l' idea originale al principio ma durante la scrittura e in seguito alle prove sembrò che il materiale avesse un tema comune che era presente in ogni parte. Il primo singolo "Can I Play With Madness" si posizionò al numero 3 nelle classifiche dell' UK e fu seguito da altri tre singoli dell' album che conquistarono tutti la TOP 10, un' impresa riuscita senza il supporto della Radio. Il "Seventh Tour Of A Seventh Tour" li vide suonare negli Stati Uniti. Il grandioso scenario del tour fu il titolo del leggendario "Monsters Of Rock Festival" al Donington Castle con il supporto degli amati Kiss, Dave Lee Roth, Guns N' Roses e dai saldi compagni Halloween, essi suonarono per 107000 fans, record di tutti i tempi. Anche il "Monsters Festival" replicò il successo in Europa dopo il quale la band continuò in UK per completare il tour con uno show tutto esaurito all' Arena di Wembley per due notti, al Birmingham NEC per due notti e all'Hammersmith Odeon per quattro notti.

La band aveva precedentemente deciso di cancellare tutto il 1989 comunque, impossibilitati a rimanere, Bruce e Adrian passarono il loro tempo registrando il loro primo album solista e il Novembre 1989 vide il gruppo di nuovo insieme per il lancio del "Maiden England" video. Nel Gennaio del 1990 fu a malapena iniziato il lavoro su "No Prayer For The Dying" album quando Adrian decise di lasciare la band, questo sarà il loro primo cambio di organico dopo circa sette anni. Bruce nel frattempo aveva lavorato durante la precedente estate con l'ex chitarrista dei "Gillan" e dei "White Spirit", Janick Gers che dopo aver fatto un' audizione fu invitato ad unirsi.

Il nuovo schieramento registrò l' album in UK nello studio "Barnyard" di Steve Harris. Pubblicato il 1° di Ottobre, l' album entrò al numero 2 della classifica UK. Questo album portò finalmente alla band il singolo alla posizione N.1 con "Bring Your Daughter to The Slaughter" appunto arrivato al numero uno per il Natale del 1990.

Il lavoro su "Fear Of The Dark" iniziò nei primi mesi del 1992 ed Eddie passò attraverso una trasformazione, per la prima volta l' artista Derek Riggs non provvide alla copertina ma come alternativa la band prese ancora un'immagine più sinistra Melvin Grant. "Fear Of The Dark" fu il terzo album al N.1 e con un sofisticato show la band si mise in viaggio ancora una volta iniziando, questa volta, in Scandinavia. Ancora una volta capitò alla band l'opportunità di suonare a Donington. Lo show fu filmato e successivamente pubblicato in video mentre diversi altri shows del tour furono registrati per un possibile live album. Finito in Giappone in Novembre, la band tornò ignara di cosa si nascondeva dietro l'angolo...

Nel Marzo 1993 Bruce annunciò la sua partenza sostenendo di aver raggiunto un punto di saturazione con altri progetti e la band si mise a lavoro cercando un rimpiazzo durante un finale "Real Live Tour" con Bruce. La band visitò Mosca per la prima volta e ricevette un'amabile accoglienza e continuò il tour per completare 44 show dall'altra parte dell' Europa. L' ultimo show finale di Bruce fu uno spettacolare live pay-per-view teletrasmesso "Raising Hell" presenziato dal mago Simon Drake che eseguì orribili trucchi frammezzati da esibizioni live della band. Tutto ciò incluse un' esibizione con la chitarra di Simon solo con il chitarrista Dave Murray con le mani tagliate e Bruce fatto decapitare!

Dopo un' intensa ricerca Blaze Bayley dei Wolfsbane fu annunciato come la nuova voce dei Maiden. La band e Blaze si erano già incontrati quando i Wolfsbane parteciparono al tour dei Maiden nel 1990. Questa nuova collaborazione inizò lavorando sul cupo e fumante album "The X Factor", ancora registrato allo studio di Steve ma con lo stesso Steve co-produttore con Nigel Green. L' X Factour iniziò prima con il lancio dell' album nell' Ottobre 1995 con degli shows in nuovi stati come Israele e Sud Africa. Lo stesso album raggiunse il N.8 nella classifica degli album mentre la band continuò il tour comprendente Europa e UK, valorizzato dallo show della band al "Brixton Academy" prima di continuare attraverso l' Europa dell' Ovest, America, Gippone e facendo scalpore in altri grandi festival incluso il "Monster Of Rock" a San Paulo per 50.000 fans.

Il 1997 vide iniziare il lavoro con Virtual XI, di degna fama, il loro Undicesimo album. Delle immagini della copertina si occupò Melvin Grant raffigurante un ragazzo che guarda una partita di football attraverso una cuffia per la Realtà Virtuale mentre è circondato da Armageddon e Eddie. Questo fu un commento alla tecnologia che controlla tutto e la società interessata ne prende parte man a mano che ci avviciniamo al Millennio. Questo sentimento si rispecchiava anche nel materiale dell' album con pezzi come "Futureal" e "When Two Worlds Collide". Il tema del football fu portato a termine quando i Maiden, sempre con un grande numero di supporters di football, decisero di promuovere il lancio dell' album con il loro "Football Tour", essendo il 1998 l' anno della Coppa del Mondo. La band si mise a lavoro mettendo insieme un team da sogno di professionisti del mondo come Gascoigne, Ian Wright, Faustino Asprilla, Marc Overmars, Patrik Viera e Stuart Pearce, grande fan dei Maiden. Un "Virtual XI Team" che, presenziato dai valorosi ex-England Terry Butcher, Tony Woodcock, Neil Webb e Paul Mariner, girò attraverso l' Europa giocando partite contro squadre con nomi famosi come Anders Limpar in Svezia, Gentile e Altobelli in Italia e anche incontrando il grande Eusebio in Portogallo.

Il primo singolo "The Angel And The Gambler" caratterizzato da un meraviglioso video, vide la band posizionata in un computer interamente riprodotto nell' ambiente, raffigurante Eddie nel suo nuovo aspetto con personaggi che appaiono in "Ed Hunter", il futuro gioco per il computer. I successivi nove mesi "Virtual World Tour" li videro in Europa, Giappone, Nord America e alla fine in Sud America.

Gennaio '99, la partenza di Blaze Bayley e il ritorno di Bruce Dickinson e Adrian Smith portano una nuova piega nella storia dei Maiden, ora sei "pezzi" con un formidabile impeto di tre chitarre.

Primavera '99 viene rilasciato il videogame "ED Hunter" realizzato dalla Synthetic Dimension, a seguire in estate parte l'ED Hunter Tour con la nuova formazione, che raccoglie un grandissimo successo.

Maggio 2000 esce il nuovo attesissimo album "Brave New World" prodotto da Kevin Shirley e coprodotto da Steve Harris. L'album ha raccolto un ottimo successo piazzandosi nella Top 10. Anche i singoli hanno avuto un ottimo riscontro, si tratta di "The Wicker Man" rilasciato prima dell'uscita dell'album con relativo video, piazzatosi nella "Top 10" dei singoli, e di "Out Of The Silent Planet" rilasciato dopo l'uscita dell'album anch'esso con relativo video filmato live durante il "Brave New World Tour", che si è piazzato nella "Top 20" dei singoli. A coronamento del grandissimo successo ottenuto a partire dalla reunion della band, il trionfale tour mondiale "Brave New World Tour" che si è concluso con gli Iron Maiden a capitanare la terza edizione del "Rock In Rio" in Brasile davanti a più di 250.000 persone e altri parecchi milioni di persone collegate via TV e via Internet, record assoluto per la band.

Nel 2003 venne pubblicato l'album Dance of Death, che si presentò con un sound più elaborato del precedente, carico di venature rock and roll. I pezzi mantennero comunque una certa varietà, come rilevabile dalla stessa title track Dance of Death, una "danza della morte" che, nei suoi 8 minuti di durata, sfoggia passaggi piuttosto arditi e cambi di tempo serrati che non venivano più proposti dal gruppo sin dagli anni degli esordi. Da segnalare inoltre la presenza della prima vera e propria ballad acustica del gruppo, Journeyman, eseguita interamente con strumenti acustici e sinfonici. Un'ultima particolarità di questo disco è anche riscontrabile in Face in the Sand, il primo pezzo in cui Nicko McBrain suonò con il doppio pedale, elemento mai usato nella musica del gruppo diversamente dalla maggioranza dei gruppi metal. Nonostante il disappunto di alcuni fan per questo nuovo corso del gruppo, le cifre di vendita mostrarono un alto indice di gradimento nei confronti delle ultime uscite discografiche degli Iron Maiden. L'estate del 2003 venne rovinata dall'arresto di Nicko McBrain, che aveva intenzionalmente investito un uomo con la sua auto a seguito di una colluttazione prima di un concerto al "Jones Beach Theater" di New York, ma il suo rilascio su cauzione permise al gruppo di proseguire con l'organizzazione dell'imminente tournée.

Il "Dance of Death World Tour" si dimostrò superiore, in termini di successo, al precedente e in molte tappe venne registrato il tutto esaurito. Dal concerto tenuto alla Westfalenhallen Arena di Dortmund, Germania, il 24 novembre 2003, venne anche tratto un altro live chiamato "Death On The Road", uscito nell'agosto 2005. Un altro concerto della tournée che ebbe un grandioso successo fu quello che si tenne nel South Wisconsin insieme ad altri gruppi heavy metal come Moulin Rouge e W.A.S.P.. Il tour toccò anche l'Italia con le due date di Milano (27 ottobre) e Firenze (28 ottobre). Verso la fine del 2004 uscì anche un DVD, "The Early Days", che presentava la storia del gruppo vissuta negli anni dei primi quattro album; di supporto a questa uscita, nel 2005 partì l'Eddie Rips Up the World Tour, durante il quale gli Iron Maiden si esibirono su grandi palcoscenici, riprendendo le scenografie dei tour degli esordi e suonando pezzi tratti dal primo disco Iron Maiden al più recente "Piece Of Mind". Nel 2004 inaugurarono il "Clive Aid", un particolare concerto i cui incassi vennero devoluti al loro ex batterista Clive Burr, affetto da sclerosi multipla, e alle associazioni per la ricerca sulla malattia. Lo spettacolo replicherà anche nel 2005, nel 2006 e nel 2007, con la partecipazione di altri artisti famosi come Ian Paice, Tony Iommi, Girlschool, Sex Pistols, Paul Di'Anno, Tygers of Pan Tang e molti altri.

Nel 2005, per l'anniversario dei 25 anni di carriera della band, venne pubblicato Numbers from the Beast, disco composto da cover dei brani più celebri degli Iron Maiden eseguite da artisti di band differenti; all'iniziativa aderì anche l'ex cantante Paul Di'Anno che incise con la sua band una cover di "Wrathchild". Sempre per la stessa ricorrenza, la band ripropose il singolo Run to the Hills, contenente anche alcuni pezzi suonati nel concerto alla Brixton Academy del 2002. Anche in questo caso il ricavato venne devoluto in beneficenza a Clive Burr e alle associazioni per la ricerca sulla sclerosi multipla. Il 19 agosto del 2005, vennero ammessi al Guitar Center's Hollywood Rockfame dove, in una cerimonia pubblica, lasciarono le proprie impronte accanto a quelle di altre note celebrità come Eric Clapton, Lou Reed, gli Aerosmith, i Van Halen, Carlos Santana ed altri grandi della musica, entrando di fatto nella storia del genere e lasciando un segno indelebile nella carriera del gruppo. Nell'agosto del 2006 uscì, preceduto dal singolo "The Reincarnation Of Benjamin Breeg", un nuovo album, intitolato "A Matter Of Life And Death", quattordicesima fatica del gruppo in studio. Il disco riprese le sonorità della canzone Paschendale dell'album precedente, affiancate da un sempre più marcato elemento progressive, che si ripercosse anche nella durata considerevole di molti brani, fra cui Brighter than a Thousand Suns e For the Greater Good of God. L'album riscosse immediatamente un largo successo come ad esempio in Finlandia, dove il disco viene accolto con enorme entusiasmo, mentre in Italia, in una sola settimana di vendite, raggiunse il primo posto in classifica. La band rimase molto soddisfatta dell'album, a tal punto che decise di riproporlo interamente durante i concerti successivi alla pubblicazione, assieme ad altri 5 pezzi storici, ovvero: The Evil That Man Do, Fear of The Dark, 2 Minutes to Midnight, Hallowed Be Thy Name e Iron Maiden. Nonostante alcuni malumori, il tour si rivelò un enorme successo e registrò svariati "tutto esaurito". Tornarono in Italia, in occasione del tour per celebrare i 25 anni dall'uscita di The Number of the Beast, chiamato A Matter of the Beast. In questo tour i Maiden suonarono, tra gli altri, 5 brani tratti dall'ultimo album e 5 tratti da The Number of the Beast. I due concerti si tennero a Venezia, il 14 giugno 2007 all'Heineken Jammin' Festival e a Roma il 20 giugno 2007 per uno spettacolo allo Stadio Olimpico affiancati da altri gruppi come i Motörhead, i Machine Head, i Mastodon, i Sadist e la figlia di Steve Harris, Lauren.

Tornarono in Italia, in occasione del tour per celebrare i 25 anni dall'uscita di The Number of the Beast, chiamato A Matter of the Beast. In questo tour i Maiden suonarono, tra gli altri, 5 brani tratti dall'ultimo album e 5 tratti da The Number of the Beast. I due concerti si tennero a Venezia, il 14 giugno 2007 all'Heineken Jammin' Festival e a Roma il 20 giugno 2007 per uno spettacolo allo Stadio Olimpico affiancati da altri gruppi come i Motörhead, i Machine Head, i Mastodon, i Sadist e la figlia di Steve Harris, Lauren.

Il 2008 li vide di nuovo in tour, con il Somewhere Back in Time, che comprese brani che andavano dall'omonimo debutto Iron Maiden fino a Powerslave (1980-1984). Il tour, suddiviso in 3 sezioni, iniziò a febbraio 2008 e si concluse il 2 aprile (45 giorni). Durante questo periodo gli Iron Maiden toccarono tutti e cinque i continenti (23 città) esibendosi, dopo 15 anni d'assenza, anche in Australia. Il 31 dicembre 2007 gli Iron Maiden hanno inaugurato il loro speciale aereo per i tour, un Boeing 757 bianco marchiato con il logo della band e l'immagine della loro mascotte Eddie risalente all'era Powerslave dipinta sulla coda. L'8 gennaio il 757 è stato battezzato "Ed Force One" a seguito di un sondaggio sul loro sito ufficiale. Il 10 maggio 2008 è uscito il loro Best Of, "Somewhere Back In Time" (Best of '80-'89), che comprende brani tratti dagli album sin dal lontano Iron Maiden fino al più recente Seventh Son of a Seventh Son. Nell'aprile 2009 il gruppo ha pubblicato un lungometraggio intitolato: Flight 666. Il film documenta il Somewhere Back in Time World Tour del 2008 e comprende, oltre ad immagini dei concerti e del backstage, delle riprese effettuate in giro per il globo a bordo del famoso Ed Force One tra 23 date con il "tutto esaurito" in 13 differenti Stati. Il film è stato girato in alta definizione con audio 5.1 ed è stato presentato ufficialmente il 21 aprile in diversi cinema sparsi per il mondo.

Dopo varie interviste, prima di Bruce Dickinson e poi di Steve Harris, anche Janick Gers tramite un'intervista alla BBC ha annunciato, sul finire del 2009, che la band aveva già iniziato la fase di composizione e di registrazione del loro quindicesimo album in studio. In un'intervista radiofonica tenutasi nel mese di gennaio 2010, il batterista Nicko McBrain, ha annunciato che 8 canzoni erano già pronte per la pubblicazione con poi l'aggiunta di altre ancora in fase di composizione. Il 4 marzo, la band, dopo aver rivelato sul loro sito web ufficiale la data di termine delle registrazioni ed il titolo del nuovo album, "The Final Frontier", vennero annunciate le date del "The Final Frontier Tour" tra cui quelle del Nord America, dell'Europa e dell'Italia a Codroipo (Udine) il 17 agosto. L'8 giugno 2010 sono stati dati gli annunci della composizione della tracklist e della data di rilascio di "The Final Frontier", fissata per il 16 agosto 2010. Quasi in contemporanea all'annuncio, è stato pubblicato via internet il primo singolo "El Dorado", seguito poi, il 13 luglio, dal video musicale di "Satellite 15... The Final Frontier". L'album, pubblicato ufficialmente tra il 13 ed il 16 agosto, si è rivelato un buon successo di vendite accompagnato da ottime recensioni da parte della critica. Il disco, il giorno dopo la sua uscita, grazie alle 22.000 copie vendute, ha esordito alla posizione numero 1 nelle classifiche del Regno Unito, risultato ottenuto in passato solo con l'uscita di "The Number Of The Beast" nel 1982, "Seventh Son Of A Seventh Son" nel 1988 e di Fear of the Dark nel 1992. L'album ha inoltre esordito alla posizione numero 4 nella classifica Billboard 200, il risultato più alto che la band abbia mai raggiunto negli Stati Uniti d'America. Registrato nel Compass Point Studios, luogo nel quale vennero registrati vari classici della band come Piece of Mind e Powerslave, il lavoro si presenta come un disco molto complesso ma allo stesso tempo immediato e stilisticamente molto vicino ai precedenti dischi. La seconda canzone dell'album, El Dorado, ha portato la band a vincere, il 13 Febbraio 2011, il primo Grammy dopo più 35 anni di attività e 15 album in studio.

Formazione

  • Bruce Dickinson - Voce
  • Dave Murray - Chitarra
  • Adrian Smith - Chitarra
  • Janick Gers - Chitarra
  • Steve Harris - Basso
  • Nicko McBrain - Batteria

Ex-componenti

  • Paul Day - voce (1975 - 1976)
  • Terry Rance - chitarra (1975 - 1976)
  • Dave Sullivan - chitarra (1975 - 1976)
  • Ron Matthews - batteria (1975 - 1977)
  • Dennis Wilcock - voce (1976 - 1978)
  • Bob Sawyer - chitarra (1976)
  • Terry Wapram - chitarra (1977)
  • Barry Graham - batteria (1977)
  • Tony Moore - tastiere (1977)
  • Paul Todd - chitarra (1979)
  • Paul Cairns - chitarra (1979)
  • Tony Parsons - chitarra (1979)
  • Doug Sampson - batteria (1977 - 1979)
  • Dennis Stratton - chitarra, cori (1979 - 1980)
  • Paul Di'Anno - voce (1978 - 1981)
  • Clive Burr - batteria (1979 - 1982)
  • Blaze Bayley - voce (1993 - 1999)

Album registrati in studio

Note