Jens Johansson
Jens Johansson in concerto con gli Stratovarius. | ||
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Nazionalità | Svezia![]() | |
Genere | Power metal Neoclassical metal Hair metal Progressive metal Jazz Heavy metal Musica classica | |
Periodo attività | 1982 - in attività | |
Discografia | 60 | |
Studio | 55 | |
Live | 4 | |
Raccolte | 1 | |
Sito web | http://www.panix.com/~jens/ http://www.strato.jens.org http://www.stratovarius.com |
Jens Johansson (2 novembre 1963) è un tastierista svedese, tra i più importanti nell'ambiente metal assieme a Kevin Moore, Derek Sherinian, Jordan Rudess e Michael Pinnella.
Biografia
Gli anni ottanta: il periodo con Malmsteen ed il periodo pre-Stratovarius(1982-1994)
Il periodo con Malmsteen (1984-1989)
Il padre di Jens è il famosissimo pianista jazz svedese Jan Johansson, mentre il fratello è il batterista heavy metal Anders Johansson. Nel 1982 entra a far parte, con il fratello, dei Silver Mountain, un gruppo heavy metal svedese. Un anno dopo, abbandonano la Svezia per recarsi in California dove si uniscono al gruppo di Yngwie Malmsteen, i Rising Force. Dal 1983 al 1989 girano il mondo e incidono 4 album in studio ed uno live con Yngwie, nei primi due album Rising Force e Marching Out non mette in risalto le proprie abilità, ma in Trilogy è autore di atmosfere pompose, festose, a tratti progressive ed elettroniche.Nel 1988 con l'album Odyssey, invece Jens adotta con i sintetizzatori un sound atmosferico e nostalgico tipico degli anni'80 che ha reso le composizioni di Malmsteen molto emozionanti, a volte si dilettava già ai tempi di Trilogy in chorus simulati che poi saranno usati con gli Stratovarius ed in Odyssey già si notavano leggeri intrecci tra gli assoli di chitarra e quelli di tastiera che poi saranno tipici degli Stratovarius sia con Timo Tolkki che con il chitarrista successivo Matias Kupiainen.
Album da solista e collaborazioni prima degli Stratovarius (1990-1994)
Tra il 1989 e il 1990, Jens, suona anche con Dio, partecipando al disco Lock up the Wolves e al relativo tour. Nel 1993 attua un progetto con il fratello costituendo la band metal The Johansson Brothers e registrano un disco. Nel 1996, con una formazione leggermente cambiata, registrano il secondo album, Sonic Winter, e l'ultimo album inciso dai fratelli Johansson è The Last Viking nel 1999 con Michael Romeo e Göran Edman come special guest. Ha realizzato anche molti dischi da solista come: Fjäderlösa Tvåfotingar, Ten Seasons (un album solista di piano improvvisato nella galleria di New York di Mark Kostabi ), Heavy Machinery (con Anders e Allan Holdsworth) e Fission (con Anders, Shawn Lane e Mike Stern). Jens fece un'audizione per i Dream Theater dopo che, nel 1994, Kevin Moore lasciò il gruppo. Nonostante le sue prodezze tecniche non fu accettato. Jens ha un carattere molto esuberante e istintivo, a discapito del suo aspetto tranquillo, ma nello stesso tempo possiede una grande intelligenza e acume, che lo rendono un impareggiabile elemento.
Gli Stratovarius (1995-attuale)
Jens è considerato tra i migliori tastieristi al mondo, se non il migliore grazie alle sue mille collaborazioni con artisti importanti, per il suo periodo con Yngwie J.Malmsteen, ma soprattutto con gli Stratovarius. Nel 1995 Jens è entrato nella band assieme al batterista Jorg Michael, anch'egli reduce di molte collaborazioni e coetaneo di Jens ed attuale batterista della band. Nel 1996 gli Stratovarius grazie ai due nuovi arrivi rilasciarono il disco Episode che prevedeva ottimi assoli e riff di chitarra in stile speed/power metal senza tralasciare una parte neoclassica, tuttavia sono presenti anche leggere parti di tastiera in stile heavy-classic metal spesso supportate da sintetizzatori, il pezzo storico del disco è "Father Time", ma non è destinato alla tastiera. Nel 1997 gli Stratovarius rilasciano uno dei loro migliori lavori, se non il migliore: Visions. La canzone più famosa è "Balck Diamond" e Jens ne è il maggiore interprete vista l'intro di clavicembalo che accompagnerà gli altri strumenti per il resto della canzone ed il lento finale neoclassico sempre in calvicembalo che renderà Jens sempre più noto. Tuttavia Jens è stato molto variegato, infatti eleganti chorus uniti a semplici e brevi accompagnamenti di calvicembalo in "The Kiss of Judas", oppure le leggere venature progressive ed atmosferiche in brani come la suite "Visions (Southern Cross)" e "The Abyss of Your Eyes". Grazie a Jens nel 1998 con l'album Destiny, lo stile degli Stratovarius e del power metal in generale è stato sempre più variegato: leggerissime parti progressive in stile cinematografico, accompagnamenti con chorus sempre più articolati ed assoli di tastiera intrecciati a queeli virtuosi di chitarra. Nel 2000 con l'album Infinite, Jens ha trovato meno spazio, essendo più un album per puristi del power metal orientato con la chitarra, però i due brani più lunghi del disco, ovvero la sinfonico-melodica "Mother Gaia", che fa assomigliare gli Stratovarius ai Pooh e la suite piena di potenza di cori, di ritmi di batteria e di violini chiamata "Infinite" ha letteralmente consacrato Jens che quindi si èritrovato molto istintivo nelle sue composizioni e nei brani degli Stratovarius senza avere uno stile preciso, ma essendo molto variegato e sperimentale. Nel 2003 gli Stratovarius rilasciano Elements Pt.1 che si dimostra molto più atmosferico, leggere atmosfere mistiche e ambient enza tralasciare parti sinfoniche rendono Jens il protagonista del disco. Sempre nel 2003 gli Stratovarius rilasciano Elements Pt.2, che però pur essendo molto atmosferico si rivela una brutta copia del precedente. Nel 2005 con la crisi della band a seguito del disco Stratovarius, Jens aveva interpretato con il piano "Back to Madness", considerata probabilmente la migliore canzone in un disco poco apprezzato. Dopo 4 anni con l'uscita del chitarrista Timo Tolkki e con l'entrata del nuovo Matias Kupiainen gli Stratovarius rilasciano forse il loro migliore disco:Polaris, qui la band ha lavorato con più tranqullità rendendo Jens leader della band dal punto di vista sonoro, infatti non c'erano mai state parti cos' variegate e sperimentali in un solo disco in tutta la carriera della band senza tralasciare ogni minimo particolare. In Polaris Jens ha spaziato da sonorità elettroniche come in "Deep Unknown", a neoclassiche "Blind", atmosferiche "Emancipation Suite part 1 Dusk", "Emancipation Suite Part 2 Dawn" e "Falling Star" o anche enigmatiche, eleganti ed interessantissime come se fossero sonorità uscite da un film sui templari riguardo "King of Nothing". Jens si rende maggiormente noto nel disco per l'emozionante, commovente, lenta, melodica, ma tecnica e variegata allo stesso tempo "Winter Skies" dove si alternano lenti e veloci assoli di piano con quelli della chitarra. Anche in Polaris Jens ha intrecciato di tanto in tanto i suoi assoli con quelli del chitarrista Kupiainen.
Stile
Come già citato prima Jens è molto istintivo perciò pur essendo un tastierista portato per il power metal con richiami classicheggianti ha saputo adattarsi alle sonorità di ogni band mettendoci sempre qualcosa di nuovo. Negli anni ottanta con Malmsteen ha privilegiato leggeri, ma emozionanti accompagnamenti pomposi e nostalgici in stile anni'80 spesso con l'uso dei sintetizzatori, senza tralasciare ogni tanto qualche assolo du tastiera e/o chorus simulato con sintetizzatori. Con gli Stratovarius ha spaziato da sonorità neoclassiche col clavicembalo, a chorus sempre più articolati, che sembarno quasi veri con i sintetizzatori, a sonorità commoventi e sinfoniche con violini, pianoforti a sonorità atmosferiche, fino a quelle a tratti cinematografiche , a tratti eletrroniche come in Polaris e nelle sue collaborazioni con gruppi come Kamelot, Sonata Arctica e Avantasia. Il suo stile quindi è un power metal con richiami molto virtuosi, rapidi, con l'uso di synth e di sonorità atmosferiche e a volte progressive al mondo classicheggiante. Jens può essere considerato un tastierista virtuoso anceh per il fatto che è molto rapido e spesso si diletta in scale difficili, classicheggianti e destinate alla chitarra con la sua tastiera. Nello stile di Johansson non mancano intrecci veri e propri tra gli assoli di chitarra e di tastiera, specialmente con gli Stratovarius.
Equipaggiamento
Durante la sua carriera ha usato molti tipi di tastiere e sintetizzatori. Tra le sue favorite si annoverano tastiere come la Korg Polysix e la Yamaha DX7 (dal tempo dei Rising Force a ora) e un paio di sintetizzatori come l'Oberheim Matrix Series e il Roland JV 1080. Jens è anche un appasioanto di Organi Hammond. Ha anche imparato a usare il computer con programmi come Cubase, esempi al riguardo sono incisi in Fission, con sperimentazioni di suoni ed effetti.
Discografia
Con Yngwie Malmsteen
- 1984 - Rising Force
- 1985 - Marching Out
- 1986 - Trilogy
- 1988 - Odyssey
- 1989 - Trial by Fire - Live in Leningrad
- 1996 - Inspiration
Con gli Stratovarius
- 1996 - Episode
- 1997 - Visions
- 1998 - Visions of Europe
- 1998 - Destiny
- 1999 - Visions of Destiny
- 2000 - Infinite Visions
- 2000 - Infinite
- 2001 - Intermission
- 2003 - Elements Pt. 1
- 2003 - Elements Pt. 2
- 2005 - Stratovarius
- 2009 - Polaris
- 2010 - Polaris Live
- 2011 - Elysium
Con gli Johansson Brothers e da solo
- 1992 - Anders Johansson: Shu-Tka
- 1994 - The Johansson Brothers
- 1996 - Anders Johansson, Jens Johansson and Allan Holdsworth: Heavy Machinery
- 1997 - Anders Johansson: Red Shift
- 1997 - Johansson: Sonic Winter
- 1998 - Fission
- 1999 - Johansson: The Last Viking
Collaborazioni
- Silver Mountain: Shakin' Brains' (1983)
- Erik Borelius: Fantasy (1988)
- Ronnie James Dio: Lock up the Wolves (1990)
- Deadline: Dissident (1991)
- Stephen Ross: Midnight Drive (1991)
- Ginger Baker: Unseen Rain (1992)
- RAF: Ode To A Tractor (1992)
- Shining Path: No Other World (1992)
- Jonas Hellborg Group: E (1993)
- Snake Charmer: Smoke And Mirrors (1993)
- Dave Nerge's Bulldog: The Return Of Mr. Nasty (1994)
- Robert Blennerhed: Seven (1994)
- Smoke On The Water - A Tribute (1994)
- Tony MacAlpine: Premonition (1994)
- Itä-Saksa: Let's Kompromise (1998)
- Snake Charmer: Backyard Boogaloo (1998)
- Benny Jansson: Flume Ride (1999)
- Blackmore's Night: Under a Violet Moon (1999)
- Mastermind: Excelsior! (1999)
- Roland Grapow: Kaleidoscope (1999)
- Mastermind: Angels Of The Apocalypse (2000)
- Einstein: Einstein Too (2001)
- La Leyenda Continua: Tributo A Rata Blanca (2001)
- Silver Mountain: Breakin' Chains (2001)
- Andy West With Rama: Rama 1 (2002)
- Arjen Anthony Lucassen: Star One: Space Metal (2002)
- Benny Jansson: Save The World (2002)
- Aina: Days of Rising Doom (2003)
- Barilari (2003)
- Sonata Arctica: Winterheart's Guild (2003)
- Mastermind: To The World Beyond (2004)
- Spastic Ink: Ink Compatible (2004)
- Kamelot: The Black Halo (2005)
- Avantasia: Angels of Babylon (2010)