Nightfall in Middle-Earth
Artista | Blind Guardian | |
Tipo album | Studio | |
Genere | Epic metal Power metal Speed metal | |
Pubblicazione | 1998 | |
Tracce | 22 | |
Durata | 65 min : 29 sec | |
Etichetta | Virgin Records | |
Produttore | Blind Guardian | |
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Album successivo | {{{album successivo}}} |
Nightfall in Middle-Earth è i sesto album in studio dei Blind Guardian, considerato come uno dei migliori dischi metal degli anni'90. Nightfall in Middle-Earth è un concept album sul libro "Il Silmarillion" di John Ronald Reuel Tolkien.
L'album
Nel 1996 i Blind Guardian a seguito di cinque ottimi album hanno voluto dare alle stampe una raccolta intitolata The Forgotten Tales e dopo due anni di lavoro rilasciano A Nightfall in Middle-Earth, un concept album che riesce a seguire il successo di Imaginations from the Other Side essendo in certi casi anche migliore. Nel disco ci sono ben 22 canzoni, ma 11 non arrivano ad un minuto e sono brevi arrangiamenti strumentali, anticipazioni di brani successivi, "corde che legano il brano precedente al successivo" oppure più semplicemente preludi e finali. L'album non porta un sound molto simile al disco precedente, è leggermente più complesso che tuttavia non è totalmente costante pur avendo molti brani di ottima qualità. Il disco con una buona ricerca di suono e sperimentazione nelle parti ritmiche presenta due brani ritenuti i migliori nella storia della band:Mirror Mirror e Nightfall. Mirror Mirror comincia con un riff hard rock,che poi con sintetizzatori e con un ampliamento del suono con effetti speciali trasforma il grezzo riff hard rock in un riff di power metal teutonico per poi ospitare una breve melodia medioevale di e cominciare con la parte cantata che ospita cori, cambi di tempo, bridge e ritornelli esaltanti supportati da ritmiche di accompagnamanto più complesse e con strumenti diversi che daranno nel complesso assieme aglia album che verranno leggerissime e quasi impercettibili venature progressive metal, pur non usando tastiere. Nightfall è un altro capolavoro, in quest'album la voce di Kursch sembra aver migliorato alcuni difetti ed il cantante ha abbandonato il basso per impegnarsi solo sulla voce e la canzone presenta bellissime parti di sintetizzatori, cori, ritmiche potenti e atmosfere affirittura create dalla chitarra che richiamano alla musica orientale e a quella medioevale. Anche in questo brano c'è un'ottima dote compositiva che però investe di più nei mordenti, nei suoni particolari, nei tecnicismi e nell'accompagnamento piuttosto che nella linea melodica vocale che purtroppo si trova in certi casi leggermente abbassata sia di tono che di volume e debba essere enfatizzata da cori e bellissime atmosfere complesse dei sintetizzatori che daranno di nuovo una sorta di complessità alla canzone che porterà alla band quella minima dose di progressive metal già citata prima. Il disco quindi è scorrevole, meno martellante e più tecnico senza tralasciare la velocità, essendo però paradossalmente meno costante del precedente, ma comunque un capolavoro.
Tracklist
- War of Wrath (1:50)
- Into the Storm (4:24)
- Lammoth (0:28)
- Nightfall (5:34)
- The Minstrel (0:32)
- The Curse of Fëanor (5:41)
- Captured (0:26)
- Blood Tears (5:23)
- Mirror Mirror (5:07)
- Face the Truth (0:24)
- Noldor (Dead Winter Reigns) (6:51)
- Battle of Sudden Flame (0:44)
- Time Stands Still (at the Iron Hill) (4:53)
- The Dark Elf (0:23)
- Thorn (6:18)
- The Eldar (3:39)
- Nom the Wise (0:33)
- When Sorrow Sang (4:25)
- Out on the Water (0:44)
- The Steadfast (0:21)
- A Dark Passage (6:01)
- Final Chapter (Thus Ends...) (0:48)
Bonus Track (solo in alcuni paesi)
- Nightfall (versione orchestrale)
- A Dark Passage (versione orchestrale)