Yngwie J. Malmsteen
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Nazionalità | Svezia![]() | |
Genere | Neoclassical metal Power metal Hair metal | |
Periodo attività | 1978 - in attività | |
Discografia | ||
Studio | 16 + 1 EP | |
Live | ||
Raccolte | ||
Sito web | yngwiemalmsteen.com |
Yngwie Malmsteen (pseudonimo di Lars Johann Yngve Lannerback) (30 giugno 1963) è un chitarrista svedese che è considerato precursore del neoclassical metal che introduce elementi di musica classica nel metal, inoltre è considerato anche la figura più emblematica del genere e probabilmente egli ha ispirato anche i chitarristi precursori e creatori del progressive metal e del power metal ed anche dei suoi sottogeneri (John Petrucci, Timo Tolkki, Kiko Loureiro, Luca Turilli, Michael Weikath e Kai Hansen). Nei suoi concerti è molto esuberante, infatti è solito ad effettuare giri del palco di corsa mentre suona ed a spaccare la chitarra a fine concerto.
Indice
Stile
Malmsteen viene classificato nei musicisti neoclassical metal ed i suoi riff e la sua ritmica si collega a lpower metal, non mancano canzoni ed album con atmosfere pompose che lo fanno avvicinare da una parte ad uno speed metal/hard rock, dall'altra ad un prog/power metal. Parlando di aspetti tecnici, Malmsteen si ispira ai veloci e tecnici assoli violinistici di Niccolò Paganini, a Johann Sebastian Bach ed a Wolfgang Amadeus Mozart ed a chitarristi rock e metal come Jimi Hendrix, Ritchie Balckmore ed Uli Jon Roth, le sue composizioni in scale minori armoniche e probabilmente anche nella scala esatonale hanno costanti richiami al barocco per trilli, legati e frequente uso di arpeggi, uso di uno sweep-picking molto pulito, aggressivo e tagliente ed un ampia varietà di tecniche di vibrato.Inoltre egli ha anche dei cantanti soprattutto per poter anche scrivere testi che diano dei messaggi ai fans, rendere più emozionanti le canzoni, anche esaltanti e commoventi vista la fusione dell'hard rock e lo speed metal con il neoclassical metal ed il power metal tipici di Malmsteen.
Biografia
Infanzia
Malmsteen riceve la sua prima chitarra verso i 5 anni, l'interesse per la musica di Malmsteen inizia a 7 anni, quando rimane colpito dalle celebrazioni per il funerale di Jimi Hendrix trasmesso alla televisione. Figlio di musicisti, in quello stesso periodo si appassiona alla musica classica. L'interpretazione televisiva dei 24 Capricci di Niccolò Paganini da parte del violinista lettone Gidon Kremer lo convince definitivamente ad intraprendere la strada del virtuosismo, che lo porterà a fondere le sue passioni, ovvero la musica classica ed il rock (che poi diverrà metal).
Le prime esperienze musicali(1983)
Nel 1983 un suo demo arriva al talent scout americano Mike Varney, il quale rimane molto colpito dal modo innovativo di suonare dello svedese e lo invita a cercare fortuna negli Stati Uniti, quindi Yngwie parte per gli Stati Uniti.Nel 1983 collabora grazie a Varney con Ron Keel al progetto Steeler, che lo lancerà prima verso gli Alcatrazz (con i quali registrerà un album in studio e uno dal vivo).
L'immediato successo mondiale(1984-1990)
Rising Force (1984)
Malmsteen nel 1984 dopo aver fondato con giovani talenti tra cui il grande cantante Jeff Scott Soto, il tastierista degli Stratovarius e di Ronnie James Dio Jens Johansson ed il batterista progressive Barriemore Barlow il suo progetto solista chiamato Rising Force, con il quale rilascia un disco omonimo nello stesso anno. Nel disco spiccano tecnicismi strumentali che vedono l'album come precursore del neoclassical metal grazie a pezzi come la lenta e tecnica suite chiamata "Icarus Dream Suite Op.4", oppure la storica "Black Star" che alterna momenti di precisione e di lentezza a tecnicismi veloci, che troviamo anche in "Far Beyond the Sun", altro pezzo storico e molto tecnico e veloce, tra l'altro ci sono anche pezzi cantati come "As Above So Below" che presenta assoli neoclassical metal in scale minori armoniche strumentali e anche parti in tastiera che rendono più classicheggiante il lavoro in contrappposizione con a voce e i ritmi hard rock/speed metal del batterista Barriemore Barley e del cantante Jeff Scott Soto.Da citare anche "Little Savage" tra le migliori canzoni del disco, vista la presenza di un'ottima tecnica di chitarra, composizione e massima fedeltà agli standard del neoclassical metal sia nei riff iniziali, sia nei veloci assoli, conlegger cambi di tempo emozionanti e con qualche tecnicismo lento, ma comunque molto pulito e ricco di composizione e con il solito tocco classicheggiante.
Marching Out(1985)
Il disco successivo vede un arrivo al basso Marcel Jacob ed il futuro batterista degli Hammerfall Anders Johansson, parente di Jens Johansson. Il disco si presenta con più parti cantate come in classici di Malmsteen apprezzati da tutto il mondo del metal come "I Am a Viking" e "I'll See the Light Tonight", ma anche pezzi tecnici, ricchi di improvvisazione, da un lato lenti dall'altro veloci ma comunque tecnici come "Overture 1383" e "Marching Out", tra i pezzi migliori c'è anche "Soldier without Faith", un pezzo che anticipa caratteristiche del power metal, che alterna riff di chitarra che assomigliano al power metal, ad assoli neoclassical metal che supportano la voce e la ritmica di chitarra e batteria in stile speed/thrash metal (che hanno generato il power metal).
Trilogy(1986)
Trilogy è uno dei migliori dischi di Malmsteen, datato 1986 dedicato al primo ministro Olof Palme assassinato nello stesso anno, nel disco vediamo l'entrata dell'attuale cantante della band progressive metal danese Royal Hunt Mark Boals, che avrà una voce potente, longeva ed emozionante che assomiglia nelle atmosfere più pomose e leggermente progressive grazie a Jens Johansson a Freddy Mercury, Ronnie James Dio e Jeff Scott Soto, in questo disco viene usata poco la tecnica del tapping, che sentiamo probabilmente in "Fury", che richiama molto lo stile di Timo Tolkki degli Stratovarius che sarà ispirato visti i leggeri cori creati dalle tastiere, questa canzone probabilmente sarà di ispirazione per lavori come Odyssey o Magnum Opus e per il power metal che verrà in futuro, con voce emozionante con mezze note e con assoli molto tecnici.Tra i pezzi più apprezzati la lenta e commovente con tante contaminazioni neoclassiche "Crying" che ha un assolo molto apprezzato, tecnico lento e veloce allo stesso tempo e le atmosfere da Alan Parsons'Project di "Magic Mirror" con ottima prova alla chitarra con i consueti assoli neoclassici e con ottima prestazione da parte del cantante supportati da tastiere leggermente pompose. "Liar" è molto tecnica con uno dei più difficili e veloci assoli di Malmsteen ed ha parti che possono ispirare il power metal con ritmi thrash metal e speed metal con i cori emulati dalla tastiera in maniera esaltante, come del resto farà Jens Johansson con gli Stratovarius. Una delle più belle è "You don't remember I'll never Forget" con atmosfere pompose iniziali, cantato emozionante e grande tecnica di chitarra nella ritmica e nll'assolo che è uno dei più belli di Malmsteen che ha velocità, emozione, lentezza pulita e grande tecnica che accompagnano una grande voce come Boals con la tastiera come strumento protagonista. Spicca anche "Trilogy Suite Op.5" con un uso dell'ostinato, ovvero ripetere la stesas frase musicale proponendo un brano molto tecnico, che probabilmenteha ispirato anche chitarristi come Michael Romeo dei Symphony X, dando un tocco classicheggiante acustico in un altro assolo, dove non mancano tastiere che rendono il brano uno dei più apprezzati della sua carriera. Infine un altra canzone dalle atmosfere pompose viene sempre apprezzata:"Queen in Love", che ha anch'essa sulla scorta dei precedenti brani un assolo tecnico che cambia velocità e rende al massimo l'espressività tecnica di Malmsteen.
Odyssey e l'album live(1988-1989)
Se in Trilogy Yngwie Malmsteen aveva contaminazioni dalla musica anni '80 così emozionante, unica e spesso usata come colonna sonora film come (Rambo, Flashdance) ecco che nell'album dell'88 chiamato Odyssey (con un nuovo bassista chiamato Bob Daisley) le atmosfere dalle pompose tastiere quasi festive alla Alan Parson's Project e Phil Collins in versione metal si trasformano in suoni che per i ritmi sono simili ad un sound elettronico-soul-atmosferico e power metal, ma naturalmente nelle parti cantate Malmsteen usa la ritmica e non attua un lavoro solistico con la chitarra e con ritmi esaltanti sembra uno speed metal/hard rock, ma mantenendo un'ottima componente neoclassical metal/power metal in brani come "Rising Force" che vedono l'entrata del nuovo cantante Joe Lynn Turner, che però per non cambiare lo stile di Malmsteen emula con grande successo i cantanti precedenti avendo una voce a volte leggermente piiù rauca che da un'impressione di potenza nella voce, ovvero di cantare con tutto il fiato che si ha in gola per rendere le canzoni emozionanti con atmosferiche tastiere nostalgiche degli anni'80 e tecniche chitarristiche per canzoni molto nostalgiche ed emozionanti nella loro potenza, tra cui la già citata "Rising Force" e "Hold On" che sembra una versione metal di una colonna sonora anni'80 che ha chitarre a volte veloci a volte lente che sembrano rifare il verso con le loro distorsioni ad atmosfere potenti, ma anche romantiche e nostalgiche visti i riff simili all'hard rock cn voci emozionanti alla Europe che con mezze note e cantato a scalare con l'ausilio di tastiere in stile anni'80 le note rendono il brano come forte, atmosferico, pomposo, nostalgico, potente, tecnico e romantico. L'album è considerato uno dei migliori del chitarrista anche per brani di ottima fattura come "Deja Vù" dove Malmsteen esegue un lavoro solistico anche nella parte cantata con meno tastiere, ma con un grande cantato che all'inizio assomiglia agli dei del soul e del progressive anni'80 come il già citato Phil Collins e con un'ostinata e dominante tecnica di chitarra, tuttavia il brano è considerato uno dei migliori anche perchè riescono perfettamente anche le parti ritmiche meno presenti nel brano, esendo tra le migliori di tutta la carriera di Malmsteen anche per leggeri cambi di tempo, tra batteria e chitarra, non c'è sempre un ritornello emozionante, ma il brano è così variegato che presenta anche leggere e brevi distorsioni Wa-ha, del resto sarebbe stato ripetitivo comporre canzoni allo stesso modo delle precedenti.Atmosfere variegate e sperimentali si notano anche in "Riot in the Dungeons", che ha un'ottima tecnica di chitarra, un'ottima intro ed un'ottimo accompagnamento iniziale per un lavoro di coesione che caratterizza anche questo brano come ottimo, ma non così vicino a quelli sopra citati che sono considerati ancora maggiori.Le atmosfere da Stratovarius in versione primitiva, più orecchiabile, anni'80 che contribuiranno a rendere il disco anceh un hair metal/hard rock oltre alla sua componente neoclassica ricca di tecicismi di chitarra e con tastiere variegate ed in stile anni'80 emozionanti sono presenti anche in "Now is the Time", anche se il cantante si nota di meno lasciando spazio agli altri componenti.La fusione di atmosfere anni'80 con assoli neoclassici e non con lo stile di Trilogy e con un metal più orecchiabile ma non commerciale sono presenti in questo lavoro "'80'sMetal"! in "Heaven Tonight", tuttavia nonostante la fedeltà a questo stile, il disco di Malmsteen non si presenta molto ripetitivo.Ritmi leggeri,ma allo stesso tempo tecnici e piacevoli a supportare l'intro abbastanza improvvisata di Malmsteen sono presenti anche in "Crystal Ball" che mantiene la fedeltà allo stile Hair metal/Neoclassical metal anni'80 già citato più volte nel disco, con il solito cantato emozionante, potente e longevo.Successivamente con "Faster Than Speed of Light", Yngwie Malmsteen fonde un cantato ancora più deciso e potente con la tecnica chitarristica che lo rappresenta supportata da un ritmo abbastanza simile per tutta la canzone, ma orecchiabile, incalzante e potente con il consueto assolo al massimo della tecnica e delle distorsioni degli acuti con un gran tocco di improvvisazione e soprattutto per la prima volta è quasi combinato all'assolo del tastierista Jens Johansson che anticipano caratteristoche power metal e prog/power, cosa che riscontriamo anche in "Krakatau", brano strumentale completamente dominato dalle tastiere di Jens Johansson, soprattutto dalla chitarra di Malmsteen e dal batterista Anders Johansson, che porta un ritmo dalle caratteristiche della canzone prima citata, ma meno ripetitivo e più tecnico e che vede un ritorno completo ad uno stile fedele del virtuosismo del neoclassical metal.Infine il lento brano "Dreaming(Tell me) improntato sul canto di Joe Lynn Turner, che però non tralascia mai assoli, come quelli nella parte centrale e finale della canzone, che sembrano incitare gli altri strumenti ad amplificare leggermente il loro suono, ogni qual volta si presentino, anche con accompagnamenti acustici, oppure le brevi ma tecniche "Bite the Bullet" e "Memories" che alternano momenti di puro classicismo tra l'acustico e l'elettrico concepite da Malmsteen quando era ancora adolescente a momenti anche più veloci. Inoltre nel 1989 è stato rilasciato lo storico album live da 11 tracce di Mamsteen ceh mise in risalto le sue capacità dal vivo fedeli in ogni strumento alle parti in studio, anche se più incentrate sulla chitarra chiamato "Trial by Fire-Live in Leningrad" con un altro bassista Bob Dunaway registrato a Leningrado.
il successo negli anni novanta ed il cambio di lineup(1990-1999)
Eclipse(1990)
Discografia
Album studio
- 1984 - Rising Force
- 1985 - Marching Out
- 1986 - Trilogy
- 1988 - Odyssey
- 1990 - Eclipse
- 1992 - Fire & Ice
- 1994 - The Seventh Sign
- 1995 - Magnum Opus
- 1997 - Facing The Animal
- 1998 - Concerto Suite for Electric Guitar and Orchestra in E flat minor, Opus 1
- 1999 - Alchemy
- 2000 - War to End All Wars
- 2002 - Attack!
- 2002 - The Genesis
- 2005 - Unleash the Fury
- 2008 - Perpetual Flame
- 2010 - Relentless
Album di cover
Album live
- 1989 - Trial by Fire: Live in Leningrad
- 1998 - Double LIVE!
- 2002 - Concerto Suite LIVE With the New Japan Philharmonic
- 2004 - G3: Rockin' in the Free World (con Steve Vai e Joe Satriani)